sabato 27 dicembre 2014

“COME LEGGONO GLI SCRITTORI” (2) - GIORGIO FONTANA


Giorgio Fontana ha recentemente vinto il Premio Campiello con il suo ultimo romanzo "Morte di un uomo felice" (Sellerio)


1 - Tutti soffrono del “blocco dello scrittore” prima o poi, ma ti è mai capitato il “blocco del lettore”? Se accade come ti comporti? Ti “abbassi” leggere qualcosa di più “leggero” o non leggi affatto?
Se non ho voglia di leggere, non leggo affatto; devo però dire che mi capita molto di rado. Anche perché quando si tratta di leggere non faccio differenza fra cose leggere o pesanti - leggo ciò che mi va, quando mi va (a parte quel che devo per lavoro).

2 - Che genere leggi di più (narrativa, saggistica, poesia)? Di solito leggi libri del genere che tu stesso scrivi? In cosa è differente la tua esperienza di lettura quando leggi qualcosa al di fuori del genere che scrivi?
Quasi solo narrativa e saggistica. Pochissima poesia. Tendo inevitabilmente a leggere narrativa che un po' somigliano a ciò che mi piace scrivere (romanzi realisti, per usare un termine molto vago). Ma non mi accade nulla di particolare quando leggo qualcosa di molto lontano da quel che scrivo.

3 - Dove leggi di solito? A letto? In treno?
Quando viaggio in treno, sempre. Poi in metro, a letto, sul divano, in coda, al tavolo, in bagno.

4 - Leggi mai per “piacere proibito”?
Leggo quasi sempre per piacere (di nuovo, al netto delle cose che devo leggere per lavoro, o quelle che leggo per ricerca - ma anche in quel caso c'è di mezzo il piacere; non sempre, ma c'è). Mi sa che non conosco il tema del piacere proibito in lettura.

5 - Leggi narrativa per ragazzi (Young Adult)? Leggi narrativa di genere?
No. Ogni tanto leggo qualche noir.

6 - Tendi a leggere libri più brevi o lunghi?
Non saprei. E' indifferente, non bado alla lunghezza quando scelgo di leggere.

7 - Quando finisci un libro quanto aspetti prima di cominciarne un altro?
Ehm, praticamente mai: leggo quasi sempre almeno due o tre libri in contemporanea. Quindi è come se non smettessi davvero. Però passo anche giorni interi senza leggere libri (ma leggendo altro, ad esempio quotidiani o articoli sul web).

8 - Leggi più libri contemporaneamente?
Ecco, appunto: sì.

9 - Leggi con una matita in mano (cioè, prendi appunti a margine delle pagine o da qualche parte)? È importante se lo stai leggendo per recensirlo?
Leggo con la matita in mano solo i saggi, ma se trovo una frase che mi piace in un romanzo me la segno. Se leggo un libro per recensirlo prendo quasi sempre degli appunti durante la lettura.

10 - Se scrivi recensioni/sei un critico leggi il volume più volte prima di sottoporre la recensione? Cominci a scriverla prima di aver finito il libro?
No, tendenzialmente leggo il libro una volta sola, e comincio a scrivere la recensione solo dopo averlo finito. A dirla tutta, tendo a proporre recensioni solo di libri che ho già letto e mi hanno convinto; non accetto quasi mai nulla a scatola chiusa o per dovere.

11 - Come decidi cosa leggere dopo? Tieni conto del fattore diversità quando scegli che libro leggere? (es. cerchi di non leggere solo libri scritti da maschi bianchi?)
Credo di andare completamente a casaccio, secondo l'estro del momento. Ogni tanto mi sento in colpa perché tendo a leggere autori che si somigliano un po', ma credo sia naturale. Non bado al fattore diversità.

12 - Quanto è importante per te leggere i libri che sembra che tutti stiano leggendo (il primo in classifica, il vincitore dell’ultimo premio, ecc.)? Leggi libri recenti o più spesso libri vecchi?
Non mi importa quasi nulla. Leggo sia libri recenti che vecchi; nell'ultimo periodo direi molti più libri vecchi.

13 - Cosa stai leggendo in questo momento? Qual è il tuo libro preferito fra quelli che hai letto ultimamente?

Sto leggendo "Kafka: The Decisive Years" di Stach, "Nudità" di Agamben e "Fra i boschi e l'acqua" di Patrick Leigh Fermor. Ultimamente ho adorato "La regina degli scacchi" di Walter Tevis.


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